di Valentina Deidda
Occupandoci, tra le altre cose, anche di ricerca e selezione del personale, sia attraverso la nostra agenzia per il lavoro che in qualità di delegati della Fondazione Consulenti per il lavoro, sempre più spesso sentiamo il bisogno di esplorare ambiti a noi poco congeniali o di acquisire competenze del tutto nuove per chi si dedica alla consulenza del lavoro in senso classico. Tutto ciò al fine di consigliare meglio le persone che si rivolgono a noi in cerca di lavoro o che si candidano per posizioni lavorative aperte e si presentano per sostenere un colloquio di lavoro in agenzia. Ed è per questo che oggi vi proponiamo un articolo sugli archetipi umani.
Una delle sfide più grandi, quando si parla di lavoro, non è scrivere un curriculum perfetto o fare una buona impressione al colloquio. È capire davvero cosa si vuole e cosa ci rende felici. Sembra banale, vero? Eppure, la maggior parte delle persone si lancia nella ricerca di un impiego senza fermarsi a riflettere su domande fondamentali come: “Chi sono?” Oppure “Cosa voglio”? È qui che entra in gioco la conoscenza di noi stessi. Perché, se non sappiamo cosa stiamo cercando, come faremo a trovarlo?
Archetipi: una guida per conoscersi meglio
Mai sentito parlare di archetipi? Sono come dei modelli universali che vivono dentro di noi. Carl Gustav Jung li ha descritti come “personaggi” che guidano il nostro modo di pensare, sentire e agire. Ogni archetipo ha delle caratteristiche precise, e riconoscere il proprio archetipo dominante può essere una piccola guida per capire il tipo di lavoro che fa per noi. Non entreremo nello specifico degli aspetti psicologici, che non sono di nostra competenza, ma vorremmo comunque offrire una panoramica generale sui vari modelli archetipici, per riflettere insieme su come possano essere utili nell’orientamento professionale e nella scoperta di sé.
Ecco i principali archetipi, spiegati in modo semplice:
- Il Guerriero
Questo è l’archetipo di chi ama le sfide. È determinato, competitivo, vuole vincere e raggiungere obiettivi chiari. Se sei un Guerriero, probabilmente ti senti a tuo agio in ruoli dinamici, come vendite, gestione di progetti o posizioni di leadership.
- Il Creatore
Qui parliamo di chi vive di idee. Il Creatore ha bisogno di esprimersi e di innovare. Ama inventare qualcosa di nuovo e originale. Se ti riconosci in questo archetipo, probabilmente ti troveresti bene in ruoli creativi, artistici o legati al design e all’innovazione.
- Il Custode
Questo è l’archetipo di chi si prende cura degli altri. È il classico “cuore grande”, che trova realizzazione nell’aiutare il prossimo. I Custodi spesso eccellono in lavori come educazione, assistenza sociale, sanità o volontariato.
- Il Mago
Il Mago è l’archetipo della trasformazione e della visione. È colui che riesce a vedere possibilità dove altri vedono problemi. Se sei un Mago, sei un problem solver naturale e potresti trovare soddisfazione in ambiti come la consulenza, il coaching o l’innovazione tecnologica.
- L’Amante
Questo archetipo vive di connessioni e relazioni. L’Amante cerca armonia e bellezza, sia nei rapporti personali che nel proprio lavoro. Potrebbe essere adatto a professioni che coinvolgono cura dei dettagli, estetica o gestione delle relazioni, come moda, ospitalità o PR.
- Il Ribelle
Il Ribelle è l’archetipo di chi vuole cambiare le regole del gioco. È innovativo, un po’ fuori dagli schemi, sempre pronto a mettere in discussione lo status quo. Se sei un Ribelle, potresti brillare in ruoli legati al cambiamento, all’imprenditoria o alla creatività strategica.
- Il Saggio
Questo è l’archetipo della conoscenza. Il Saggio ama studiare, analizzare e riflettere. Cerca sempre di capire il “perché” delle cose. Se ti identifichi in questo archetipo, potresti trovare soddisfazione in ruoli accademici, di ricerca o di consulenza.
- Il Giullare
Il Giullare è l’archetipo della leggerezza e del divertimento. Porta energia positiva e sa trasformare situazioni tese in momenti di allegria. Se sei un Giullare, potresti essere perfetto in lavori legati all’intrattenimento, alla comunicazione o al team building.
- L’Esploratore
Questo archetipo è guidato dalla curiosità e dalla voglia di avventura. L’Esploratore ama scoprire nuovi orizzonti e odia sentirsi limitato. Se ti riconosci in questo profilo, potresti eccellere in ruoli che richiedono flessibilità e movimento, come il turismo, il freelance o lavori legati ai viaggi.
- Il Sovrano
Il Sovrano è il leader nato. Ama organizzare, gestire e portare ordine nel caos. Se sei un Sovrano, potresti essere a tuo agio in ruoli di alto livello, come manager o imprenditore.
Capire quale archetipo ci rappresenta di più ci aiuta a fare scelte lavorative che rispecchiano la nostra vera essenza. Perché, diciamocelo, chi vuole finire in un lavoro che non sente proprio?
Parafrasando una nota giornalista televisiva, verrebbe da chiedere: E voi…che “archetipo” vi sentite?
I test della personalità: sì o no?
Magari avrete sentito parlare di test come il Myers-Briggs (il famoso MBTI) o altri strumenti simili. Funzionano? Sì e no. Sono utili se fatti con criterio, soprattutto se fatti con il supporto costante di uno psicoterapeuta qualificato, perché sicuramente possono offrire spunti interessanti. Attenzione a farli in autonomia: ci sono test che sembrano azzeccati solo perché sono scritti in modo generico e potrebbero adattarsi a chiunque (questo fenomeno si chiama effetto Forer). E poi, diciamoci la verità: ognuno di noi è molto più di quattro lettere o una definizione.
Il ruolo del pedagogista
Nel percorso di orientamento professionale e scolastico, il pedagogista non fornisce una scheda preconfezionata che etichetta la persona con un semplice “sei fatto così”. Al contrario, il suo lavoro consiste nell’accompagnarci a scoprire chi siamo davvero attraverso il dialogo e una riflessione profonda. Il pedagogista non ci dice quale strada intraprendere o quale lavoro scegliere, ma ci aiuta a mettere ordine tra esperienze, desideri e potenzialità. È una figura che ci ascolta, ci guida e ci sostiene nell’affrontare il mercato del lavoro, spesso percepito come un labirinto. In questo senso, è come una bussola che ci orienta verso la direzione più giusta per noi, quella che rispecchia davvero la nostra identità. Attraverso colloqui, riflessioni e strumenti pratici, ci aiuta a ricomporre i pezzi del nostro percorso, a dare significato alle nostre esperienze, riconoscere i nostri punti di forza e di miglioramento e come usarli al meglio. Inoltre ci supporta nel costruire un progetto lavorativo che ci faccia sentire realizzati come persone e non solo ‘occupate’.
Come si fa a conoscersi meglio?
Non servono strumenti complicati per cominciare. Bastano porsi quattro domande che possono far riflettere:
- Quali attività mi fanno sentire energico e motivato?
- In quali situazioni mi sento a mio agio e in sintonia con me stesso?
- Cosa mi spinge a fare quello che faccio?
- Cosa conta davvero per me? Denaro? Libertà? Lavorare con le persone? Questi valori sono fondamentali per capire cosa cercare in un lavoro.
Conclusione
Trovare il lavoro giusto non significa solo guadagnarsi da vivere, ma è anche un viaggio di scoperta personale. Gli archetipi possono essere una bussola preziosa per orientarci, ma è la riflessione su chi si è davvero a fare la differenza.
Ecco perché la conoscenza di sé è il punto di partenza. Non accontentatevi di un lavoro qualunque: lavorate su voi stessi, riflettete sulle vostre esperienze e affidatevi a chi può guidarvi in questo percorso. Perché il lavoro giusto non è solo un impiego.
Se siete alla ricerca di un lavoro, siete disoccupati e, soprattutto, non avete ancora chiaro quale potrebbe essere il lavoro giusto per voi, vi aspettiamo nella nostra Agenzia per il lavoro “Siena1 Fondazione Lavoro”. Grazie al programma Garanzia Occupabilità Lavoratori (GOL), potremmo guidarvi a riscoprire il proprio valore e a dare valore alle vostre competenze, a costruire insieme un percorso che vi porti verso il lavoro che vi meritate!
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